Discorso di introduzione alla serata di intitolazione della Banda al Presidente “Carlo Zambelli” (1946-2007)

carlo

Grazie per essere così in tanti questa sera alla dedicazione della Banda di Villanuova al Presidente Carlo Zambelli.

La ricorrenza del Due giugno, Festa della Repubblica, era a lui molto cara; lui stesso aveva istituito da qualche anno il concerto della Repubblica: abbiamo scelto questa ricorrenza, ad una giusta e doverosa distanza dalla adunata sezionale degli alpini dello scorso anno a Villanuova, per lasciare un segno significativo e oserei dire storico nella nostra comunità villanovese.

Questa manifestazione ha avuto una lunga gestazione. È partita da lontano, dal profondo e soprattutto dal cuore, di amici che hanno dovuto vincere quella umana resistenza nel dover constatare ancora una volta la triste realtà della sua scomparsa.

Ma la figura di Carlo è stata troppo importante, non solo per la Banda, ma per tante associazioni villanovesi: eccoci allora, con semplicità, senza troppa retorica che sicuramente a lui non sarebbe piaciuta, a intitolare con il suo nome la sua banda.

Carlo è stato una figura poliedrica: nel corso della serata una presentazione fotografica ne traccerà alcuni tratti.

La musica, veicolo privilegiato delle emozioni, porta in sé una grande carica emotiva: Carlo attingeva con grande cuore da questa forza. Era convinto e consapevole che la musica rendesse le persone migliori, ha sempre avuto l’obiettivo di far crescere numericamente e qualitativamente la Banda e di far fare bella figura a Villanuova. È per questo che oggi vogliamo dirgli anche grazie per essere stato stimolo per tanti a diventare persone più responsabili, più attente e sensibili alla Banda e alla Comunità intera.

L’intitolazione vuole essere anche un richiamo per i giovani che si stanno affacciando alla nostra realtà musicale: la banda diventi sempre di più il luogo per tutti che permetta di incanalare energie ed entusiasmi in un ambiente sano e stimolante, che valorizzi le intelligenze, lo spirito di gruppo, la voglia di stare insieme.

Abbiamo invitato a questa manifestazione anche le Bande vicine e quelle con le quali Carlo ha collaborato: ringrazio i loro Presidenti per aver aderito con entusiasmo sincero e di essere qui questa sera con i rispettivi labari, a dare maggiore solennità alla cerimonia.

Questo concerto vuole essere anche l’occasione per ricordare un po’ della nostra storia degli ultimi 30 anni: tante sono le persone che sono passate dalla scuola di Musica. Rivredremo un pezzo di strada che assieme a Carlo, abbiamo fatto con molti amici.

Come la luce sa accendere i colori degli oggetti e delle persone, così le immagini possano aiutarci a riscoprire quanto di positivo e di bello la Banda ci ha saputo lasciare in questi anni, nella consapevolezza che tutti, musicanti e non, abbiamo ricevuto molto di più di quanto comunque abbiamo saputo dare.

La banda è una realtà dinamica, che non può e non deve fermarsi sugli allori del passato: l’intitolazione a Carlo significa anche consolidare le esperienze positive della nostra storia, per tenere ben saldi i piedi per terra e volgere con serenità lo sguardo al futuro.

Questa sera non suonerà la Banda di Villanuova, comunque tutta presente in prima fila: l’emozione sarebbe troppa per tanti. Suonerà la Banda dei Maestri, che rappresenta una sintesi delle eccellenze delle realtà bandistiche bresciane nella quale abbiamo i nostri rappresentanti che poi Gaia presenterà. Abbiamo chiesto loro per questa serata di suonare melodie care a Carlo che sono sicuro sapremo apprezzare tutti.

Mi auguro di trascorrere con voi una serata di ottima musica dove ciascuno, potrà riscoprire ancora una volta l’affetto per Carlo e la Banda di Villanuova.

Franco Cocca